Scarichi industriali
Nella disciplina originaria tutti gli scarichi sono stati ideati in funzione del perseguimento degli obbiettivi di qualità dei corpi idrici, per i quali è previsto che debbano rispettare i valori limite di scarico.
L’emissione di acque reflue in acque superficiali, sul suolo o in fognatura, indipendentemente dalla loro natura inquinante, anche sottoposte a preventivo trattamento di depurazione, è definita come scarico ai sensi del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.
In tal modo la disciplina degli scarichi idrici presuppone l’obbligo dell’autorizzazione prima della loro attivazione e il rispetto delle prescrizioni ivi contenute.
Gli scarichi provenienti dalle lavorazioni industriali, nella maggior parte dei casi, contengono sostanze inquinanti. Il D.Lgs. 152/06 e s.m.i. fissa i limiti di concentrazione di inquinamenti ammissibili, al fine di salvaguardare l’ambiente e la qualità delle acque di falda e superficiali.
Il superamento dei limiti di legge può intervenire anche nei cicli produttivi già autorizzati agli scarichi idrici o già dotati di depuratore.
I controlli analitici vengono eseguiti secondo la cadenza stabilita dalle prescrizioni imposte dagli enti competenti per territorio, la quale può essere annuale, semestrale o trimestrale a seconda dei casi. In questo specifico caso i parametri analitici vengono determinati in base alle specifiche della determina comunale e le evidenze analitiche devono essere conformi a quanto previsto dal D.Lgs. 152/2006 di cui l’allegato 5 tabella 3.
I nostri servizi
Aiutiamo le aziende a individuare la causa del mancato rispetto del fine, proponendo gli interventi che consentano di conseguire, al minor costo possibile, l’obbiettivo di adeguamento ai limiti tabellari imposti e di miglioramento dell’efficienza dell’impianto di trattamento. Gli interventi possono essere sia di tipo tecnico (sostituzione parti impianto, manutenzione, adeguamento) sia di tipo gestionale (accorgimenti su utilizzo di materie prime, tempo, frequenza di lavorazione, ecc.).
Predisposizione dell’istanza di AUA (autorizzazione Unica Ambientale) per l’autorizzazione agli scarichi di nuovi impianti o di stabilimenti che hanno cambiato ubicato oppure modificato il loro ciclo produttivo;
Campionamento e analisi delle acque di scarico e loro tipologia secondo le prescrizioni date dagli Enti di controllo e di ispezione;
Verifica dei parametri prescritti con la rispondenza delle prescrizioni di legge;
Studio delle eventuali anomalie degli inquinanti presenti nello scarico e predisposizione delle attività di risoluzione e contenimento degli effetti;
Analisi delle situazioni critiche e proposta di eventuali soluzioni impiantistiche per la depurazione delle acque di scarico.